Cancro al seno: Exemestano e Anastrozolo non differiscono riguardo agli esiti


Exemestano ( Aromasin ) e Anastrozolo ( Arimidex ) hanno prodotto esiti di sopravvivenza simili come terapia di prima linea in una coorte di donne con cancro al seno.

Lo studio in aperto, randomizzato, di fase 3, ha incluso 7.576 donne in post-menopausa con tumore alla mammella ormone-dipendente che hanno ricevuto 5 anni di terapia con Exemestano o Anastrozolo.

La sopravvivenza libera da eventi era l’endpoint primario.
Gli endpoint secondari comprendevano la sopravvivenza globale, la sopravvivenza libera da malattia a distanza, l'incidenza di nuovo cancro controlaterale mammario primario e la sicurezza.

L'età media dei pazienti al momento dell'arruolamento nello studio era di 64.1 anni.

Il follow-up medio è stato di 4.1 anni.

La sopravvivenza libera da eventi a 4 anni è stata del 91% nel gruppo Exemestano e del 91.2% nel gruppo Anastrozolo ( hazard ratio, HR stratificato=1.02 ).

I ricercatori hanno riportato risultati simili tra i due farmaci per quanto riguarda la sopravvivenza globale, la sopravvivenza libera da malattia a distanza e la sopravvivenza malattia-specifica.

L'interruzione dello studio a causa di eventi avversi, malattie concomitanti o rifiuto si è verificata nel 31.6% dei pazienti.

Altri risultati dal profilo degli eventi avversi hanno indicato che osteoporosi / osteopenia, ipertrigliceridemia, sanguinamento vaginale e ipercolesterolemia si sono verificate meno frequentemente nella coorte Exemestano, e lievi alterazioni della funzionalità epatica ed episodi rari di fibrillazione atriale sono stati meno frequenti nella coorte Anastrozolo.

Entrambi i farmaci sono stati associati a tassi simili di sintomi vasomotori e muscoloscheletrici.

Questo primo confronto tra gli inibitori steroidei e non-steroidei della aromatasi ha mostrato che nessuno delle due sottoclassi è superiore in termini di esiti, quando i farmaci vengono impiegati come terapia adiuvante iniziale di 5 anni per il tumore al seno post-menopausa.
Exemestano per la sua più bassa tossicità ossea può essere considerato come opzione per la terapia adiuvante in questa popolazione di pazienti. ( Xagena2013 )

Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2013

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